Profughi, a Parma accoglienza in famiglia
L’accoglienza in famiglia è frutto di un progetto di Ciac (Centro immigrazione, asilo e cooperazione internazionale) e Consorzio Communitas della Caritas. Un piano sperimentale che però fa parte di Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo del Ministero dell’Interno. Si tratta di seconda accoglienza, e quindi in questo modo non potrà essere accolto nessuno dei profughi arrivati negli ultimi giorni sulle coste italiane. I ragazzi che andranno a vivere in famiglia sono infatti ben conosciuti dal Ciac, hanno già fatto un percorso in Italia, con corsi di italiano e soprattutto sono in possesso di titoli per rimanere in Italia. Potranno stare in casa per massimo 9 mesi. L’obiettivo è il loro completo inserimento. Per aiutare loro, e le famiglie che li accolgono, ci saranno figure di sostegno, come una psicologa. E se qualcosa andrà male nelle convivenza, il rifugiato potrà sempre tornare nella rete tradizionale.
da Avvenire.it
Giovanni Ferlito
Categories: Segnalazioni
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