L’esempio virtuoso di Riace: «Qui i migranti hanno risollevato l’economia»
Mentre in ogni angolo d’Italia infuriano le polemiche sui migranti, a Riace, piccolo comune della Locride famoso per il ritrovamento dei due Bronzi, a distanza di 17 anni dal primo sbarco l’economia locale ha subito un vero e proprio rilancio grazie ai progetti per l’accoglienza e l’integrazione. Uno dei dati più significativi è quello relativo alla presenza di 400 migranti, provenienti da 25 diversi Paesi, su una popolazione complessiva di 1.800 abitanti.
Passeggiando tra le vie ci si rende subito conto di comela popolazione è diventata multietnica con i migranti, per lo più richiedenti asilo e rifugiati, perfettamente integrati nella realtà locale. Il sindaco, Domenico Lucano, da anni è in prima linea per gestire i tanti progetti e le iniziative che offrono lavoro ed hanno dato un forte impulso all’economia. Decine sono le botteghe per la lavorazione di prodotti artigianali e sei sono le cooperative create negli ultimi anni. Quando Lucano parla della sua esperienza è raggiante e sorridente perché «noi rappresentiamo una esperienza unica in Italia».
E poi si spinge anche ad altro sostenendo che «sui migranti ed i rifiuti abbiamo costruito il riscatto sociale di Riace. Un tempo questo comune aveva il centro storico abbandonato mentre ora tutte le case sono occupate e da noi si vive in tranquillità e serenità». Una delle cooperative locali gestisce la raccolta dei rifiuti differenziata. Uno dei dipendenti è Daniel Yaboah, ghanese di 32 anni, giunto in Italia con la moglie nel 2008 e da quattro anni cittadino di Riace. La moglie di Yaboah, invece, lavora come parrucchiera. Nel comune calabrese ci sono anche 77 italiani che lavorano nei vari progetti di accoglienza come mediatori culturali e interpreti.
Da Secolo XIX
Andrea Fama
Categories: Segnalazioni
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