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Rifugiati, a Palermo l’integrazione passa anche dalla radio web

Rifugiati-in-Italia-1Radio Sprar combatte i cattivi risvegli. Radio Sprar informa, canta e legge poesie a voce alta. Radio Sprar è voce del mondo nel mondo. Sono questi gli slogan con cui è partita, ormai da una anno, la radio in cui operano i richiedenti asilo, mettendo musica e nello stesso tempo imparando l’italiano, leggendo poesie e affrontando temi di attualità. Il laboratorio è portato avanti dall’associazione I girasoli onlus che gestisce lo Sprar di Barcellona Pozzo di Gotto dove sono accolti 37 immigrati. I primi ad iniziare sono stati 8 richiedenti asilo, coordinati dall’operatore Nicola Isgrò, appassionato di musica e attivista dell’Arci.

“L’integrazione passa anche dalla radio web. È stata una scommessa che sta avendo successo perché la musica è veicolo di crescita, di conoscenza, di un modo per rompere schemi e difficoltà comunicative con gli altri. Radio Sprar è nata nella nostra struttura di Barcellona P. G. e piano piano la stiamo diffondendo con altre postazioni mobili in altre nostre realtà come a Mazzarino e a Caltanissetta – racconta Calogero Santoro, presidente dell’associazione I girasoli onlus -. La piattaforma radiofonica web è nata con l’intento di fare esprimere ai nostri ragazzi con la musica la loro cultura di appartenenza e quella del paese in cui sono ospiti. Un’opportunità significativa per creare cultura, sviluppare relazioni e prendere consapevolezza del territorio”. “Con il Ministero della gioventù a fine mese firmeremo la convenzione per l’avvio, insieme ad altri partner, di un progetto di inclusione sociale di giovani e migranti in cui ci sono dei fondi per implementare la radio web – continua -. Riusciremo in questo modo ad avere una sede e a fare decollare la piattaforma radio magari acquistando gli spazi radio in diretta. La sfida più ardua è quella di aprirci sempre più all’esterno. Inoltre, da poco abbiamo iniziato un gemellaggio, anche, con Radio Voce contadina di Roma dedicata al mondo rurale ed è in corso, prossimamente, anche l’incontro con Radio Ghetto di Foggia a cui partecipano i migranti richiedenti asilo che lavorano la terra”.

da Redattoresociale.it


Segnalato da:
Angelo Romano

Categories:   Segnalazioni

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