Migranti – Valigia Blu

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Non so se sei già cosciente di avere la gran Fortuna di essere nato da questa parte del Mondo. In questi cinque anni abbiamo vissuto molte cose belle e qualcuna, meno bella, ha attraversato la nostra strada. Siamo andati avanti insieme coltivando affetti, curando la salute e cercando  la serenità. Abbiamo affrontato piccoli sacrifici, capricci e qualche rinuncia. Ma... La notte abbiamo dormito tranquilli, sotto il tetto sicuro della nostra casa. La mattina ci siamo svegliati trovando caffè, latte e i biscotti con le gocce di cioccolato. Abbiamo l'acqua corrente, per lavare il tuo visino e cancellare anche l'ultima ombra di sonno o dissetare le tue corse. Hai vestiti colorati, caldi d'inverno, freschi d'estate e scarpe che proteggono i tuoi passi. Hai la scuola con maestre e persone che ti seguono, ti proteggono e ti stimolano.  Hai gli amici, dalle provenienze più varie, alcuni nati con la camicia, come te, ed altri che qui l'hanno trovata, separandosi dalle loro radici. Hai un pasto equilibrato in una tavola arricchita da chiacchiere e risate dei compagni di scuola. Hai il tempo per condividere con loro giochi, disegni, rincorse e nascondini. Hai il tuo papà, e la tua mamma, che ti aspettano all'uscita di scuola. Hai giocattoli, libri, giardini, altalene e scivoli per arrivare all'ora di cena. Abbiamo, ancora, una tavola imbandita con amore, con le pietanze che sono state pensate e preparate secondo i nostri gusti e le nostre usanze. Abbiamo un letto, caldo e confortevole, per leggere ed ascoltare storie, avventure o fiabe della buonanotte... Ti auguro di esser capace di godere a lungo di questa nostra buona sorte e, allo stesso tempo, di volerla condividere, avere la capacità di donarne un po'... Perché... Altri sono nati da un'altra parte di questa Terra. Non sbagliata, ma sfortunata. In Paesi lontani violati da guerre che distruggono città, case e scuole. In luoghi saccheggiati da uomini che pensano solo ad arricchire se stessi. In territori affamati per sfamare chi non ha fame, assetati per dissetare chi non ha sete. Qualcuno, una minima parte nonostante quello che cercheranno di farti credere, da questi Paesi lontani cerca di arrivare dalla nostra parte alla ricerca di un po' di quella fortuna che a te è stata assegnata per nascita. Guardando la foto di un bimbo, che cercava di venire da questa parte del mondo chiuso in un trolley, leggendo frasi indegne di chi non ha sofferto la "fame" se non tra una merenda e quell'altra, mi auguro che in nessuna occasione, dall'alto di questa nostra fortuna, ti manchi la capacità di capire che "non è una colpa nascere dall'altra parte del mondo e, tanto meno, un merito essere nati da questa". Marco Loche

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Marco Loche